Mondo
Repubblica Democratica del Congo, sblocco adozioni per 72 bambini
Il ministro della Giustizia della RDC ha annunciato l'autorizzazione all'uscita dal Paese di 69 bambini, più 3 gravemente malati. Dieci sono adottati da famiglie italiane. La Farnesina conferma ed esprime soddisfazione
«Il governo della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ha deciso che 69 bambini, le cui adozioni da parte di famiglie straniere, anche italiane, erano state bloccate più di due anni fa, potranno raggiungere i loro nuovi genitori»: così un lancio dell’agenzia ANSA di poco fa. I bambini andranno in Usa, Italia, Belgio, Canada, Germania, Francia, Olanda e Svizzera.
Tra i 69 bambini adottati con sentenza definitiva da famiglie straniere che potranno raggiungere i loro genitori, 10 sono adottati da famiglie italiane: lo rende noto la Commissione Adozioni Internazionali in un comunicato. Anche la Farnesina ha espresso «soddisfazione per la decisione del governo della Repubblica Democratica del Congo di consentire che 69 bambini possano raggiungere i loro genitori adottivi in diversi paesi tra cui vi è anche l'Italia». Il Ministro Gentiloni «continua a seguire con massimo impegno la vicenda delle famiglie italiane in stretto coordinamento con Palazzo Chigi e la Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali Silvia Della Monica, con l'augurio che anche le altre famiglie possano al più presto ricongiungersi ai loro bambini», dice un comunicato.
La notizia su Radio Okapi dice che Kinshasa ha approvato anche l’uscita dal Paese di 3 bambini con gravi malattie. La dichiarazione viene dal ministro congolese della giustizia, Alexis Thambwe Mwamba, al termine di una riunione con gli ambasciatori dei principali Paesi coinvolti. È stata annunciata anche la sospensione dei lavori del Comitato che si occupa di adozioni fino al "voto" e alla “promulgazione" di una "nuova legge" sulla adozione internazionale, che l'Assemblea nazionale potrebbe iniziare a esaminare già nella sessione parlamentare in corso: gli altri mille bambini in attesa quindi sembra che dovranno aspettare ancora.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.