Famiglia
Un anno di ferie in dono dai colleghi per assistere la figlia malata
La legge Mathys in Francia funziona. Jonathan Duprè ha ricevuto 350 giorni di ferie in dono dai colleghi per stare con la figlia Naëlle, 5 anni, malata di tumore. In Italia la legge è in vigore dal 24 settembre 2015 e alcune aziende l'hanno già utilizzata
La legge francese “Mathys”, che consente di donare le proprie ferie a colleghi che ne hanno bisogno per assistere i figli malati, sta funzionando. Jonathan Duprè potrà usufruire di 350 giorni di ferie donate dai colleghi, per stare accanto alla figlia Naëlle, 5 anni, che ha un tumore al rene.
Jonathan vive a Gauville, nei pressi di Aumale e lavora per il gruppo Pochet du Courval a Senarpont. Sua figlia Naëlle ha 5 anni, e da un anno le è stato diagnosticato un cancro al rene: un tumore di 13 centimetri, che è stato rimosso con un intervento chirurgico lo scorso dicembre, con 31 settimane di chemioterapia e più di una infezione polmonare. Quando ha finito i suoi giorni di ferie, il suo caposquadra ha pensato alla legge Mathys, approvata a maggio 2014: ha fissato un appuntamento con il responsabile delle risorse umane, che ha accettato l'idea. Ogni dipendente del gruppo ha ricevuto una lettera insieme alla busta paga, dove l’amministrazione del personale ha spiegato che Jonathan ha bisogno di questi giorni per aiutare la figlia. La risposta è stata straordinaria: riceveranno 350 giorni donati di ferie.
La norma è stata approvata in Francia il 9 magio 2014, e prende il nome da Mathys Germain, un ragazzino morto di tumore al fegato nel 2012. I colleghi di suo padre, Christophe Germain, avevano deciso di cedergli 170 giorni di RTT (réduction du temps de travail), per consentirgli di assistere Mathys in particolare negli ultimi mesi di vita. In Francia si moltiplicano le storie di solidarietà fra colleghi: Frédéric Maire, papà di Louann, 6 anni, malata di leucemia, ha ricevuto dai colleghi 262 giorni di RTT: «Pensavo che avrei potuto raccogliere due mesi, i miei colleghi sono stati straordinari», ha detto (qui la pagina fecebook).
Anche l’Italia con il Jobs Act, ha introdotto un articolo che si ispira alla francese “Mathys”. Il testo – entrato in vigore il 16 dicembre 2014 – dava al Governo cinque deleghe, tra cui quella di disciplinare la possibilità di cedere le ferie a un collega genitore di figlio minorenne che necessita di particolari cure. L’articolo 24 del DL 14 settembre 2015, n. 151 riconosce anche in Italia questa possibilità: «Fermi restando i diritti di cui al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, i lavoratori possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che per le particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro». La legge è in vigore dal 24 settembre 2015, ma in qualche caso è stato attuato ancora prima che la legge entrasse in vigore: lo hanno fatto tramite accordi interni l’Arpa Abruzzo e l'azienda Toscana di trasporto pubblico locale pubblico Ctt Nord delle province di Pisa, Livorno e Lucca ha dato vita un simile accordo. Ogni dipendente Arpa potrà attingere al pacchetto “festività soppresse”, cinque giorni in totale per ogni anno, e donare a chi è in difficoltà fino a tre giornate, sottoscrivendo una dichiarazione in tal senso. Può beneficiare delle ferie solidali a titolo completamente gratuito chi abbia esaurito il periodo massimo di malattia retribuita (18 mesi secondo quando previsto dal contratto nazionale di categoria), il proprio monte ferie e permessi retribuiti.
Foto Le reveil de neufchatel
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