Non profit
Adesso l’azzardo si pubblicizza con notizie false?
Sul Corriere della Sera online ieri è stata pubblicata una notizia che in poco tempo è diventata virale. Racconta di una coppia di sposini che per regalo di nozze ha voluto solo “Gratta e Vinci” e avrebbe vinto 600mila euro. Ma qualcosa di strano c'è: niente nomi, numeri che non tornano e uno strano retrogusto di pubbliciità
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“Sposi ricevono 5.000 «gratta e vinci» E portano a casa oltre 600 mila euro”. Si può dire che sia stata questa la notizia più letta di ieri. A pubblicarla il sito del Corriere della Sera, seguito a ruota da quasi tutti i siti di informazione.
La storia è semplice:
«Una coppia di neo sposi, residente nel centro Italia ha chiesto ad amici e parenti come dono di nozze i biglietti del “Gratta e vinci”. I partecipanti al matrimonio non si sono fatti pregare e hanno regalato agli sposi ben 5.000 tagliandi di vari giochi e lotterie nazionali. L’inedita iniziativa si è rivelata una specie di miniera d’oro. I novelli sposi – che pare abbiano passato la settimana dopo le nozze a «grattare» biglietti su biglietti – si sono portati a casa un discreto malloppo grazie ad alcuni tagliandi davvero fortunati».
Questo più o meno è quello che racconta la Redazione Online del Corriere.
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Ora, tralasciando commenti redazionali come «potrebbe essere definita la genesi di una buona idea», che danno per scontato che se si optasse veramente per comprare in grande quantità “Gratta e Vinci” non ci sarebbero alternative alla vittoria. La cosa che lascia perplessi dell'articolo è un altra.
Più del fatto che della coppia di sposi non vengano riportati né nomi né pseudonimi e che l'avvenimento sia accaduto in una misteriosa località “nel centro Italia” a destare sospetti sono infatti le vincite.
Nel titolo si legge che la somma vinta sarebbe oltre i 600mila euro. Nell'articolo si spiega che la coppia avrebbe vinto: «sul versante «Gratta e vinci», la combinazione vincente da 350 mila euro. E vincente è risultato anche uno dei biglietti della lotteria «Turista per sempre»: con un tagliando da 5 euro, gli sposi hanno portato a casa 200.000 mila euro più 6.000 euro al mese per vent’anni più 100.000 mila euro di bonus finale». Facendo una semplice addizione però si evince che i due, se avessero vinto quello che sostiene Corriere.it, avrebbero portato a casa circa 2milioni e 90mila euro. Va bene che nel titolo c'è scritto “oltre” i 600mila ma qui siamo 1 milione e 490mila euro sopra la cifra del titolo.
La sensazione è che siamo di fronte ad una nuova frontiere della pubblicità al gioco. Che, per altro, non rientrerebbe nei divieti alla pubblicità per cui si stanno battendo i Movimenti No Slot e che vengono promossi dall'Intergruppo parlamentare contro il gioco d'azzardo.
Speriamo non sia così, restiamo in attesa di spiegazioni.