Volontariato

Riforma Terzo Settore, l’Anpas: «Basta ritardi, il Parlamento sa quello che deve fare»

Parla il presidente Fabrizio Pregliasco: «Ci sono già state tante audizioni e un confronto largo con la società civile, senatori e deputati sanno quello che devono fare: non perdiamo l'occasione di disegnare un nuovo modello di welfare»

di Redazione

Continua l’ondata di reazioni da parte della società civile, dopo la notizia dell’ulteriore rinvio del termine di presentazione degli emendamenti alla riforma del Terzo settore, deciso da Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari Costituzionali in Senato. Alla lsita degli appelli affinché si faccia presto si aggiunge oggi quello di Fabrizio Pregliasco, presidente dell’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze. Anpas rappresenta una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia: attualmente vi aderiscono 881 Pubbliche Assistenze con 238 sezioni con 100mila volontari attivi e di 700mila soci sostenitori.

Presidente, sempre che Governo e Parlamento stiano abbassando la guardia sulla riforma del Terzo settore, cosa ne pensa?
Dico che in questi mesi è stato fatto un lavoro eccezionale, con tante audizioni, fra cui la nostra, e tanti momenti di confronto. I parlamentari sanno già quello che occorre fare, ora si proceda senza esitare. È un’occasione eccezionale.

In che senso?
Questa riforma disegna un nuovo approccio rispetto al welfare. Un approccio più moderno che deve valorizzare e massimizzare per esempio il contributo del volontariato e delle reti di volontariato. Penso naturalmente a noi, ma anche alle Misericordie e alla Croce Rossa. Su questo specifico punto il testo può essere migliorato. Ma lo ripeto: l’opportunità è importante, la politica ora faccia il suo mestiere e non ci deluda. Anche perché se vogliamo davvero che Il Terzo settore sia un perno centrale del welfare futuro e il volontariato è propulsore per la ripresa del Paese, occorre porre l’attenzione anche su alcuni aspetti legati della malavita e del malaffare: per questo siamo concordi nel voler superare tante realtà opache in questo settore e separare il grano dal loglio. Questa norma può darci gli strumenti necessari per centrare questo target.

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