Formazione
Figli di detenuti: la Carta italiana dei diritti può diventare europea
Bambinisenzasbarre e la rete Children of Prisoners Europe richiamano l'attenzione sulla situazione degli oltre 800 mila bambini europei con genitori in carcere e lanciano l'iniziativa Child Rights Champion
di Redazione
Giunge al sesto anno la Campagna europea d’informazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna” con cui Bambinisenzasbarre e la rete Children of Prisoners Europe richiamano l'attenzione di tutti sulla situazione vissuta dai figli di genitori detenuti. I 100.000 bambini italiani, che ogni anno entrano in carcere per incontrare la mamma o il papà, chiedono all'Unione Europea, con una petizione, di adottare la “Carta dei figli dei genitori detenuti”, garantendo così anche agli altri 800 mila bambini europei, figli di genitori detenuti, il diritto alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in regime di detenzione e, a quest’ultimo, il proprio diritto alla genitorialità. L'Italia si fa portavoce di questa richiesta, affinché il Protocollo d’Intesa firmato in Italia il 21 marzo 2014 dal Ministro della Giustizia, il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza e da Bambinisenzasbarre Onlus, diventi un modello europeo.
YeT app: la prima app per i diritti dei bambini
La app YeT-Yellow Telephone, la prima app a supporto dei figli e delle famiglie dei detenuti, rappresenta uno strumento concreto per l'attuazione dei principi della Carta. La campagna crowdfunding di YeT è attiva sul portale Telecom WithYouWeDo fino al 27 luglio.
Messaggi dei bambini ai deputati europei
Le speciali cartoline scritte dai figli di genitori detenuti saranno consegnate a mano a Bruxelles ai deputati italiani Child Rights Champion, presso il Parlamento UE. Le cartoline riproducono i disegni dei figli di genitori detenuti di tutta Europa, e faranno parte di una mostra itinerante nel prossimo autunno.
Carceri Aperte
Anche in questa sesta edizione, tutti gli istituti penitenziari italiani sono invitati dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) a partecipare al programma “Carceri aperte”, promuovendo iniziative a sostegno delle relazioni familiari, con una particolare attenzione all’accoglienza dei bambini. Per Bambinisenzasbarre è l’occasione di consolidare rapporti diretti con gli Istituti penitenziari nello scambio di informazioni, indispensabile per consentire il monitoraggio dell’attuazione della Carta come previsto dal Protocollo d’intesa.
Il manifesto della campagna Carceri Aperte 2015 o le cartoline Child Rights Champion possono essere richieste all’Associazione sul sito www.bambinisenzasbarre.org con un rimborso spese postali di 3 euro e un’eventuale donazione libera.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.