Welfare

L’integrazione tra sordi e udenti passa da un video

Presentato a Milano il progetto “Voilà”, un format creato dal team De-Lab per fare comunicazione d'impresa in maniera inclusiva attraverso la Lingua dei segni

di Redazione

«Volevamo mostrare come sia possibile creare una comunicazione d’impresa accessibile a più soggetti con l’integrazione di lingue diverse, senza necessità di sottotitoli e senza creazione di barriere sociali». Così Lucia Dal Negro, fondatrice del team De-Lab, ha spiegato il progetto brevettato “Voilà”, un video-format creato per parlare in maniera inclusiva attraverso la Lis (lingua dei segni). L’obiettivo è la collaborazione tra persone udenti e persone sorde per la realizzazione di progetti sociali tramite l’utilizzo dei social media. Il risultato finale è un’iniziativa etica pensata per imprese attente ai valori dell’integrazione sociale di persone con percezioni sensoriali differenti, con un occhio al marketing etico e innovativo.

Il format di innovazione sociale d’impresa ideato da De-Lab è rivolto ad imprese e enti culturali che vogliono illustrare i propri prodotti o progetti (mostre, rassegne, opere, autori) in maniera inclusiva e accessibile. La sfida è quella di far raccontare un prodotto a persone sorde e normodotate in contemporanea, realizzando un video in cui la lingua dei segni affianchi l’italiano orale, superando così le barriere comunicative.

Il valore aggiunto del progetto risiede in due aspetti diversi ma collegati: da una parte “Voilà” propone l’interazione costante fra persone udenti e persone sorde così da abbattere le barriere che separano le due diverse sensibilità, dall’altro, utilizza metodi di progettazione partecipata fin dalle prime fasi di ideazione progettuale.

Foto GettyImages

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