Sala slot: rapina a mano armata e 20 ostaggi in provincia di Brescia

Venti persone prese in ostaggio e chiuse in una stanza, prima di fuggire con un bottino di 1500 euro, a detta dei dipendenti corrispondente all' "incasso dell'intera giornata".  In realtà, i malviventi sono riusciti a farsi consegnare solo il denaro contante presente in cassa (le briciole, insomma), mentre non è stato possibile recuperare il denaro "immateriale" (ma terribilmente reale) giocato con bancomat e carte di credito alle macchinette.

Sia come sia, ciò che è successo tra venerdì e sanato notte all’Admiral Club di Orzinuovi, in provincia di brescia, nel centro commerciale Le piazze, segna una nuova tappa nell'emergenza azzardo.

Si era visto di tutto, in questi mesi: furti con destrezza, bar dati alle fiamme, scasso, esplosioni, ma la frontiera del "sequestro lampo" sembrava  un'eccezione. Invece, si sta rivelando la nuova tendenza in questo genere di rapine. L'allarme per la sicurezza e l'ordine pubblico è alle stelle.

A preoccupare è l'estrema capillarità di terminali da gioco sul territorio italiano. Se l'occasione fa l'uomo ladro, qui le occasioni non mancano. 

Si pensi che sono 4.600 le sale gioco in Italia e 51mila le videolottery che risultanto attive nei loro locali. In media, ogni sala gioco dispone di 11 macchine e, non di rado, si trova in sedi dismesse da banche e istituti di credito, servendosi così dei sistemi di sicurezza e controllo già presenti. Il concessionario che ha il maggior numero di sale Vlt è GTech (Lottomatica) con quasi 790 locali. 

A queste  51mila macchinette – chiamate in gergo tecnico VLT – vanno poi affiancate le più di 378mila slot machine installate in bar, tabaccherie, sale d'aspetto, circoli ricreativi e via discorrendo.

Sono 120mila gli esercizi commerciali generalisti che hanno, al loro interno, una "macchinetta". Al contrario delle sale gioco, sicurezza e controlli, qui, sono più "porosi".