Famiglia
My mommy is beautiful
Un progetto digitale partecipativo, su Fb Twitter e Instagram, che vuole essere un tributo a tutte le mamme del mondo. L’idea è stata lanciata da Yoko Ono e raccolta in Italia da Fondazione Trussardi
Quelle che vedete nella bellissima foto sono la piccola Yoko Ono Lennon con sua madre Ysoko. La foto, datata 1936, è stata scelta come immagine simbolo di un progetto digitale partecipativo lanciato dalla stessa Yoko Ono, e pensato per celebrare le mamme di tutto il mondo in occasione della Festa internazionale della Mamma, in calendario domenica 10 maggio. L’idea nasce da un’installazione realizzata dalla moglie di John Lennon alla Biennale di Liverppol nel 2004. My Mommy Is Beautiful era il titolo, ed è il nome del progetto lanciato oggi. Per partecipare basta iscriversi al gruppo Facebook My Mommy Is Beautiful, lasciando una testimonianza in bacheca. O ancora twittando foto, pensieri e ricordi usando l’hashtag ufficiale #mmib. O infine postando su Instagram le foto più belle o quelle a cui siamo più affezionati, sempre richiamando gli hashtag ufficiali del progetto: #mmib e #mymommyisbeautiful. Ha detto Yoko Ono: «My Mommy Is Beautiful è un omaggio a tutte le madri del mondo da ciascuno dei loro figli; una celebrazione dell'amore che nutre tutti noi». Yoko Ono aveva anche dedicato una poesia a sua madre Ysoko. Una poesia semplice che è un tributo a tutte le madri: «Mommy, I’m sorry. / How did I know /you were suffering silently? /Your touch, your warm voice and your smile/ Will always be with me./ This is a tribute to you and /all mothers of the world /from each of your children. /We love you!»
L’idea di promuovere questa campagna di immagini “innamorate” delle mamme è di Fondazione Trussardi, che ad agosto inaugurerà una grande mostra a Milano, affidata a Massimiliano Gioni e intitolta "La Grande Madre". Una mostra che indagherà su come l’arte moderna e contemporanea ha affrontato il tema della figura materna. «My Mommy Is Beautiful è un monumento – corale e spontaneo – alla figura materna, raccontata attraverso le voci e le storie di migliaia di partecipanti», spiega il comunicato della Fondazione.
Intervistato da Vita sul numero di aprile (numero dedicato proprio alla figura della mamma) Massimiliano Gioni aveva spiegato tra l’altro: «Sappiamo che in Italia, come in molte altre nazioni europee, la crescita è affidata all’immigrazione e alle nuove famiglie di stranieri: ecco, forse questa è la chiave. Non tanto come risolvere la crescita zero, ma piuttosto come sviluppare la capacità di una nazione di reinventare concetti come quelli di madre patria e lingua madre per inventare un nuovo senso di appartenenza, che non replichi modelli maschilisti e maschili. La mamma, questa volta sì, è sempre più ospitale del padre…».
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