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Giovanni Lo Porto ucciso per errore da un drone degli Stati Uniti

Lo ha comunicato la Casa Bianca nel pomeriggio di giovedì 22 aprile. Il raid, che aveva come obiettivo una struttura militare di Al Qaeda, è avvenuto lo scorso gennaio e ha perso la vita anche un collega statunitense

di Redazione

Era dal gennaio 2012 che non si avevano sue notizie. Ora è arrivata la peggiore di tutte: Giovanni Lo Porto, 39 anni, siciliano, cooperante internazionale rapito in Pakistan, è "stato ucciso per errore al confine con l'Afghanistan da un attacco con droni dell'esercito degli Stati Uniti rivolto a un compound militare di Al Qaeda, assieme al collega statunitense Warren Weinstein". La nota ufficiale è della Casa Bianca, con il presidente Barack Obama che dice "chiediamo scusa,verificheremo e renderemo pubblici i dettagli dell'operazione perché i familiari devono conoscere la verità".

Entrambi lavoravano per l'ong tedesca Wel Hunger Hilfe, per un progetto di sostegno alla popolazione civile colpita da terremoto e alluvioni. Nel corso di questi tre anni, in cui non erano mai arrivate né notizie né immagini sul sequestro del cooperante italiano, era stata molto ampia la mobilitazione di amici e conoscenti di Lo Porto. "L'esempio di vita dei due cooperanti brillerà a lungo, sarà una luce per chi è rimasto", ha aggiunto Obama.

Non ci sono parole per esprimere in modo adeguato il nostro dolore per questa terribile tragedia" ha dichiarato Obama da Washington. "A nome degli Stati Uniti chiedo scusa a tutte le famiglie coinvolte. Come presidente e comandante in capo mi assumo la responsabilità di tutte le operazioni antiterrorismo, compresa questa", ha detto il presidente in conferenza stampa poco dopo la diffusione della notizia. "Non sapevamo che all'interno del compound ci fossero anche i due ostaggi. Ho parlato con la moglie di Warren e con il premier Matteo Renzi. Come marito e padre posso solo immaginare l'angoscia e il dolore che le famiglie stanno vivendo oggi"

"L'Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto". E' quanto dichiara il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che esprime "profondo dolore per la morte di un italiano che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche alla famiglia di Warren Weinstein". Nella nota della presidenza del Consiglio si conferma che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva personalmente informato ieri il presidente del Consiglio della morte di Lo Porto.

Critiche al Governo da parte del portavoce del Forum del Terzo settore, Pietro Barbieri che in nota scrive: “non possiamo non notare che evidentemente gli sforzi del Governo Italiano per la sua liberazione, al di là delle dichiarazioni ufficiali, erano ben lungi dall'aver conseguito il benché minimo risultato.
Giovanni era un cooperante italiano, di grande esperienza e sensibilità, aveva dedicato la sua vita alla cooperazione internazionale e umanitaria, teso a portare aiuto a persone in difficoltà: era stato in diversi paesi del mondo ed il suo silenzioso impegno era stato unanimemente apprezzato ovunque si fosse recato. Giovanni non era uno sprovveduto ed era ben consapevole dei rischi che si possono correre nel lavoro che aveva scelto e che amava: crediamo però che non poteva certo immaginare di perdere la vita in questo modo”.

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