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Maroni scrive a Renzi: «Blocca il decreto sull’azzardo»
Il governatore della Regione Lombardia ha scritto una lettera al Premier chiedendogli di fermare i lavori sul decreto che sarebbe «uno schiaffo agli italiani» e «spazzerebbe via il lavoro compiuto in questi mesi dagli enti locali per combattere una piaga sociale che colpisce un milione di italiani»
di Redazione
«Caro Renzi, ferma, finche' sei in tempo, il decreto che il governo sta predisponendo sul gioco d'azzardo, perchè di fatto spazzerà via il lavoro compiuto in questi mesi da Regione Lombardia e altri enti locali, per combattere una piaga sociale che colpisce un milione di Italiani». Così ha scritto il governatore Roberto Maroni in una lettera al premier Matteo Renzi. Lettera che ricalca quella che il 12 marzo 2015 i sindaci lombardi di 12 città capoluogo di provincia inviarono a Renzi chiedendo la stessa cosa.
Un sos lanciato via carta in cui Maroni rinnova dubbi e problematiche relative non tanto al dilagare del problema, quanto al provvedimento allo studio del Governo sulle norme che dovrebbero affrontarlo limitandone i danni. Una materia ardua, recentemente regolata dalla Regione con una legge di contrasto al dilagare del gioco d'azardo legale. E il motivo delle rimostranze all’origine della missiva del governatore lombardo, resa nota dalla Regione stessa, nasce proprio da questo.
Non solo: il presidente lombardo nella missiva ha aggiunto anche che se il Governo non bloccherà il provvedimento «dimostrerà a tutti che, prima della salute dei cittadini, contano le entrate facili per le casse dello Stato». Una teoria, quella della pericolosità del provvedimento sulla ludopatia allo studio di Palazzo Chigi, su cui ha convenuto anche l’assessore lombardo al Territorio Viviana Beccalossi (FdI) sostenendo che «il decreto-Renzi sarebbe uno schiaffo agli italiani».
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