Mondo

Parte la campagna: End Blasphemy Laws

Una rete che chiede la completa abolizione di tutte le leggi che criminalizzano la "blasfemia" e che limitano la critica o la satira nei confronti delle religioni.

di Martino Pillitteri

Parte oggi  la campagna End Blasphemy Laws. Promossa dalla The International Humanist and Ethical Union (IHEU),  la campagna mira  ad abolire le leggi sulla blasfemia in tutto il mondo.

Tre gli obiettivi strategici:
 
 1) Abrogazione delle leggi sulla blasfemia dalle costituzioni dei paesi occidentali.
Nonostante un manifesto consenso internazionale sul rispetto della libertà di espressione,  alcuni stati membri dell’Unione Europea  fanno il doppio gioco e non rispettano gli impegni presi sull'abrogazione delle leggi anti blasfemia.
 
2) Difendere e promuovere il consenso internazionale sui diritti umani.
 
3) Costruire un network  internazionale di reciproco sostegno. Una rete con tutti i sostenitori della libertà di espressione che si sostengono a vicenda, compresi i gruppi per i diritti laici, religiosi e umani.
 
L'idea che l' insulto nei confronti dei culti sia considerato un crimine è il motivo per il quale umanisti come Asif Mohiuddin è attualmente incarcerato in Bangladesh, Raif Badawi viene frustato in Arabia Saudita e gli atei e le minoranze religiose sono perseguitate in luoghi come l'Afghanistan  l'Egitto, Pakistan, Iran, Sudan e la lista continua ", dice Sonja Eggerickx presidente dell’IHEU.

In Birmania, nel mese di dicembre, tre uomini sono stati accusati di balsfemia dalle autorità  dopo aver divulgato un quadro raffigurante Buddha che indossava le cuffie .
Nel 2012,  a Malta,  ci sono state  99 condanne per "blasfemia pubblica".
Nel 2014 , i parlamentari russi hanno votato  una legge per punire chi  offende i sentimenti religiosi.
L’anno scorso, un uomo greco colpevole di aver fatto della satira nei confronti di un monaco ortodosso defunto su Facebook è stato condannato a 10 mesi di carcere.

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