Formazione

Alunni adottati, firmate le linee guida

Pronte da mesi, finalmente oggi sono arrivate le "linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati". Un vademecum per i dirigenti per affrontare nel modo corretto l'inserimento degli alunni appena arrivati in Italia e per accompagnarli nel loro percorso

di Sara De Carli

L’inserimento scolastico degli alunni adottati da oggi è un poco più facile. Il ministro Stefania Giannini ha infatti firmato le “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati”, frutto di quattro anni di lavoro congiunto di tecnici del Miur e rappresentanti di famiglie adottive, seduti insieme allo stesso tavolo, nell’ambito del protocollo fra il Miur e il Care. Le Linee di indirizzo, che si rivolgono direttamente ai dirigenti scolastici, sono già state inviate dal Miur e saranno disponibili da domani sul sito del Ministero. Per le iscrizioni all’anno scolastico 2014/15, che apriranno il prossimo 15 gennaio, le Linee guida saranno quindi assolutamente operative.

Le Linee di indirizzo sono state elaborate da Livia Botta, Marco Chistolini, Cinzia Fabrocini e Anna Guerrieri ma si basano su una sistematizzazione articolata di ciò che le associazioni familiari e gli esperti hanno imparato in anni di esperienza sul campo. Perché l’adozione non è tanto l’iter burocratico che unisce un bambino e una coppia, quanto il quotidiano succedersi dei giorni e delle esperienze e perché nel post adozione c’è ancora troppo poco supporto. Le linee di indirizzo sono quindi un documento estremamente concreto, da utilizzare subito, ricco di indicazioni, suggerimenti e buone prassi, che ciascuna scuola potrà poi riadattare al proprio contesto. Oltre alla deroga di un anno all’obbligo di iscrizione – primo obiettivo raggiunto di questo percorso, possibile già da febbraio 2014 –  ci sono indicazioni amministrative, suggerimenti sulla scelta della classe in cui fare l’inserimento, la richiesta di formare un insegnante referente per ogni circolo didattico che si interfacci con le famiglie, le raccomandazioni sullo studio delle lingue straniere alle medie, la formazione dei dirigenti, degli insegnanti e del personale amministrativo…

Il Care – composto da 25 associazioni familiari, che in questo percorso ha giocato un ruolo di primo piano – dando notizia sul proprio sito della firma da parte del ministro Giannini, scrive che le linee di indirizzo «mettono a regime le buone prassi già sperimentate in tante parti d'Italia uniformando finalmente gli interventi in tutto il Paese, regolando ad esempio le fasi di primo ingresso dei bambini adottati internazionalmente o la gestione dei dati sensibili per i bambini adottati nazionalmente. Il documento, denso di strumenti amministrativi concreti e di indicazioni operative approfondite,  è anche ricco di suggerimenti pratici sull'accoglienza e il primo ingresso, sulle fasi di passaggio e crescita dei bambini e dei ragazzi adottati, sul ruolo degli insegnanti di riferimento, sulla formazione del personale della scuola. Un ringraziamento particolare va al Ministro Stefania Giannini e alla D.G. Per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione e in particolare al Direttore Generale Giovanna Boda, che ha creduto a questo progetto fin dalle prime fasi, al Dirigente Giuseppe Pierro e alla Prof.ssa Francesca Romana Di Febo». 

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