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Legittimo impedimento, lo “scudo” è legge

Berlusconi fuori dai processi per tutto il mandato, l'opposizione insorge

di Franco Bomprezzi

Con il ricorso, l’ennesimo, alla fiducia, il Governo fa passare in Parlamento la legge sul legittimo impedimento. La notizia è rilevante, anche in una giornata dominata dalla conferenza stampa di Berlusconi sul pasticcio delle liste.

Titolo asettico per il CORRIERE DELLA SERA di oggi: “Il legittimo impedimento è legge”. Il ddl sul legittimo impedimento, che oggi ha ricevuto il via libera anche dal Senato, era stato approvato dalla Camera il 3 febbraio scorso. Principio cardine: per il presidente del Consiglio, chiamato a comparire in udienza in veste di imputato, costituirà legittimo impedimento «il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti». E stessa cosa varrà per i ministri.  Questo, in sintesi, il contenuto del provvedimento che era stato messo a punto dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia di Montecitorio, Enrico Costa e dal vicepresidente del gruppo Udc Michele Vietti.   Il CORRIERE ne parla alle pagine 8 e 9. “Legittimo impedimento, sì con doppia fiducia. L’opposizione insorge” è l’apertura di pag 8, che in taglio basso con il quirinalista Marzio Breda svela i dubbi del Capo dello Stato , «l’effetto di sospensione dei processi dato dal legittimo impedimento richiede secondo alcuni giuristi un passaggio da legge costituzionale». La posizione del giornale è invece espressa dal commento di Vittorio Grevi (“Male minore, molti dubbi”) che parte dalla prima con rimando a pag 14: «L’approvazione della legge sul legittimo impedimento…per certi aspetti si configura come il male minore rispetto ad altre iniziative legislative che, dirette in concreto al medesimo scopo, avrebbero effetti ben più devastanti sull’intero fronte della giustizia penale, eppure anche il testo varato ieri presenta tutta una serie di questioni destinate a sollevare gravi riserve, anche di ordine costituzionale, che almeno in parte si sarebbero potute superare se si fosse proceduto a una serena discussione parlamentare».

LA REPUBBLICA dedica il titolo di apertura di nuovo alla querelle elettorale (“Liste, Berlusconi accusa i giudici) e ricorda nel sommario che è stato varato il legittimo impedimento. “Sì allo scudo per premier e ministri Pd e Idv in aula con la Costituzione”: con la fiducia che ha blindato il voto, passa la discussa legge sul legittimo impedimento (che ora va alla firma di Napolitano). Le opposizioni sulle barricate: persino l’Udc ha votato contro (perché la fiducia ha tolto la possibilità di qualsiasi confronto). L’Idv chiede che il Quirinale non firmi. Di «legittimo aggiramento» parla Nicola Latorre, «di punto di non ritorno» Anna Finocchiaro, entrambi del Pd. Più fantasioso il centrista D’Alia: Longo e Ghedini «mi sembrano il mago Gargamella e la gatta Birba, che cercano di catturare i Puffi con ogni espediente ma Berlusconi somiglia sempre più a Willy il Coyote, che invece precipita nel Gran Canyon». Quanto alle conseguenze, un altro pezzo segnala lo stop al processo Mills e probabilmente all’affaire Mediatrade (in cui Berlusconi è indagato di appropriazione indebita e frode fiscale e che va in prescrizione nel 2013).

La foto dei senatori dell’IdV seduti sul pavimento in Aula con in mano una copia della Costituzione per protesta apre il pezzo di cronaca de IL GIORNALE a pag. 4. Il commento è di Matteo Mion che scrive: «come il direttore di un quotidiano  si rivolge alla redazione per chiedere un pezzo su un tema specifico  allo stesso modo l’apparato dirigente del centro sinistra si rivolge ai costituzionalisti: una bella sentenzina ad hoc per mandare a casa Mancuso quindi anni fa e oggi la Polverina. Nulla di nuovo per carità ma ciò  che lascia sbalorditi è che Emma Bonino si presti al subdolo giochino.  Suvvia Bonino non vorrà mica farsi eleggere con l’aiuto di quelli che il compagno Pannella chiamava “cani da guardia del sistema partitocratrico”. Non sono cambiati perché il più giovane è canuto da tempo».

Lancio in prima de IL SOLE 24 ORE e apertura a pagina 18 per quanto riguarda l’approvazione del “Legittimo impedimento” al Senato. Passaggio “blindato” per un provvedimento tanto discusso quanto agognato dal governo stesso, il quale, pur di averlo in tempi stretti ha messo sul piatto della bilancia la propria sopravvivenza con ben due voti di fiducia. Dure le opposizioni – dice Donatella Stasio nel suo didascalico “Il legittimo impedimento è legge”: Pd, Idv e Udc, tutti contro. Ora la palla passa a Mister President, Giorgio Napolitano, che «sarà scrupoloso» nel valutare eventuali incostituzionalità del provvedimento e quindi rimandarlo alle Camere. Ma tanto, sembra sottolinea  l’articolo, l’effetto sarà lo stesso: «Ipotesi messa in conto da Berlusconi: i processi rimarrebbero sospesi per un anno, il tempo necessario alla Corte per decidere e, alla maggioranza, per tentare di approvare il lodo Alfano costituzionalmente o l’immunità parlamentare.»

IL MANIFESTO:  “Proteste e voto blindato, l’impedimento è legge” di Andrea Fabozzi fa il punto sull’approvazione del Legittimo impedimento avvenuta ieri. «Sventolano la Costituzione dai banchi del Pd e il senatore del Pdl Berselli risponde con una copia del Giornale. Finisce così, sacri principi contro interessi privati, il rapido percorso parlamentare del “legittimo impedimento”. Che dalle 19.35 di ieri è legge dello stato al netto di una problematica firma del presidente della Repubblica». La legge varata «di tutte le diciotto, diciannove o venti leggi ad personam che Berlusconi ha fatto approvare negli ultimi anni – il calcolo non è semplice – il legittimo impedimento è di certo la più personale. Inizia così “Per il presidente del Consiglio dei ministri…”. In due articoli garantisce l’immunità per tutto il mandato al premier e ai ministri di cui si riconosce l’impedimento a comparire in udienza per qualsiasi attività “comunque coessenziale alle funzioni di governo”». In un box in basso “La Procura ricorre alla Consulta” spazio alla decisione della Procura di Milano che «ha deciso di sollevare eccezione di incostituzionalità della norma sul legittimo impedimento e di chiedere che gli atti dei processi in corso relativi asl presidente del Consiglio Silvio Berlusconi – MIlls, diritti tv, Mediatrade – vengano inviati alla Consulta. I motivi di incostituzionalità sarebbero almeno sei». 

Il titolo di apertura di AVVENIRE è “Premier e ministri ottengono lo scudo”. All’interno, quella sull’approvazione del disegno di legge sul legittimo impedimento, è la terza delle tre pagine dedicate alla politica, alla conferenza stampa di Berlusconi sul pasticcio delle liste e ai dissidi interni al Pd per cui «una parola contro il Colle e salta l’alleanza con l’Idv» (titolo “Pd, l’incubo dell’autogol”). La legge ha durata massima di 18 mesi, poi servirà una legge costituzionale. In questo anno e mezzo premier e ministri potranno far slittare di sei mesi il procedimento penale in cui sono coinvolti. 

Al legittimo impedimento (sotto l’eloquente occhiello “Le norme salva-premier”) è dedicata la pagina 7 de LA STAMPA. Di taglio basso il pezzo di Paolo Colonnello analizza le ricadute della nuova norma sui processi in corso a Milano: «Il boccino dei processi insomma è ormai completamente in mano a Berlusconi e ai suoi legali che grazie alle nuove norme possono risolvere con un atto di forza gli eventuali conflitti istituzionali che possano sorgere nelle aule dei tribunali qualora vi sieda (virtualmente, s’intende) da imputato Silvio Berlusconi o qualcuno dei suoi ministri. Fatte salvo le inevitabili eccezioni di costituzionalità già annunciate dai pm nell’incontro-scontro di settimana scorsa a porte chiuse con i legali».

E inoltre sui giornali di oggi: 

CRISI
LA REPUBBLICA – La Cassa integrazione lunga, approvata in modo bipartisan dalla Commissione lavoro della Camera, non ci sarà: la Ragioneria generale dello Stato ha fatto sapere che mancano gli 850 milioni necessari. Dunque niente allungamento di 6 mesi alla Cig.  Intanto l’ennesimo rapporto Ocse fa sapere che non è vero che l’Italia è messa meglio di altri: siamo al 20° posto (sui 30 paesi Ocse) per Pil procapite e rischiamo di precipitare ulteriormente. Sarebbe il caso, suggerisce, di abbandonare la politica dei condoni, lottare contro l’evasione e abbassare tasse e contributi.

BOSSI JR
AVVENIRE – Renzo Bossi, se eletto, non sarà assessore allo sport in Lombardia ma «farà la gavetta». Lo ha assicurato ieri il padre, Umberto. Anche se subito ha precisato un dettaglio per dire che i titoli li avrebbe anche: «è l’unico candidato ad aver vinto la Coppa del Mondo di calcio». Si tratta del campionato mondiale dei popoli, la manifestazione calcistica che raccoglie tutte le nazioni senza terra, a cui la Padania ha partecipato nel giugno 2009.

CLIMA
CORRIERE DELLA SERA – “Dati sul clima. L’Onu ordina una revisione”. Il rapporto sui cambiamenti del clima (l’Ipcc del 2007, la bibbia che ha ispirato simposi e convegni in tutto il mondo per tenere sotto controllo le emissioni) va rivisto. Lo ha deciso il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon che ha riconosciuto una presenza «di un numero molto piccolo di errori» malgrado ritenga che ad oggi «non ci siano prove credibili che possano minare le conclusioni principali del rapporto». 

SCUOLA
AVVENIRE – Due pagine sulle scuole paritarie, a dieci anni dalla legge 62 che ha riconosciuto la “parità scolastica” fra scuole statali e non statali. La legge è stata approvata il 10 marzo 2000, e porta la firma del ministro diessino Berlinguer: in un’intervista la definisce «una legge molto laica». Il titolo di AVVENIRE è che la 62/2000 è una «legge in gran parte incompiuta» e lo stesso Berlinguer spiega che «è attuata oggi al minimo delle suo potenzialità, diciamo al 10%, perché continua a prevalere un approccio ideologico». L’ex ministro usa l’espressione «una legge bonsai» in particolare per il capitolo autonomia scolastica, «che non è solo l’elaborare progetti ma soprattutto immaginare altri percorsi, più efficaci, di apprendimento». Un pezzo d’appoggio passa in rassegna le politiche regionali, con i contributi alle scuole paritarie. Quasi tutte si fermano all’asilo: per questo livello solo Lazio, Marche e Campania non hanno un contributo regionale e quindi 80mila bambini si pagano di tasca propria l’asilo. In Val d’Aosta e Trentino il contributo copre tutti i costi. A sorpresa la regione che stanzia la cifra più alta è la Sardegna, con 22,5 milioni di euro, il doppio di Veneto e Lombardia (10 e 9 milioni): fa 8,13 euro al giorno per bambino, contro gli 0,64 del Veneto e gli 0,33 della Lombardia. Per il resto, dalla primaria alle superiori, i contributi «latitano». 

CHIESA
LA REPUBBLICA – “Gli abusi dei preti colpa del celibato”: lo sostiene il cardinale Schoenborn, arcivescovo di Vienna, dunque sarebbe opportuno cambiare. Il tema delle violenze è oggetto anche di un articolo apparso ieri sull’Osservatore romano, a firma di Lucetta Scaraffia: una maggiore presenza femminile nella Chiesa «avrebbe potuto squarciare il velo di omertà maschile che spesso ha coperto con il silenzio la denuncia dei misfatti… I cambiamenti delle società occidentali che hanno aperto alle donne gli spazi prima riservati agli uomini… hanno provocato una rivoluzione nella configurazione dei ruoli, ponnendo anche per la Chiesa cattolica la questione di ampliare il ruolo delle donne».

IL GIORNALE – «Più potere alle donne nella Chiesa per rompere l’omertà sui pedofili» titola IL GIORNALE utilizzando le parole della storica Lucetta Scaraffia editorialista per l’Osservatore Romano. Andrea Tornielli  ripropone alcuni passi dello scritto per ribadire che Un Chiesa più femminile con donne in ruoli chiave avrebbe evitato «l’omertà maschile. Le donne si religiose che laiche sarebbero per natura più portate alla difesa dei giovani in caso di abusi sessuali evitando  alla Chiesa il grave danno che questi colpevoli atteggiamenti le hanno provocato».

RELIGIONI
ITALIA OGGI– Nella pagina dedicata alle notizie estere mai lette in Italia, il giornale dei professionisti dedica mezza pagina ( compresa luna foto) alla notizia riguardante la restaurazione della sinagoga Rav Moshe situata al Cairo. L’intervento è di due mln di dollari e secondo quello riportato nel pezzo “L’Egitto restaura una sinagoga” la notizia è stata nascosta al pubblico egiziano per paura di rivolte popolari. Oltre alla storia della sinagoga, l’articolo propone una breve analisi dei rapporti tra la terra dei faraoni ed Israele da Nasser in poi dove emerge che nonostante la normalizzazione tra i due paesi avvenuta nel 1979, sia in atto una guerra fredda culturale, mediatica ed economica.

AFRICA
AVVENIRE – Popotus, l’inserto settimanale per bambini di AVVENIRE, presenta l’ospedale Neema di Nairobi, creato dall’associazione World Friends, italiana, fondata da medici. L’ospedale garantisce cure sanitarie gratuite , dal momento che in Kenya la sanità pubblica è comunque a pagamento, anche fino al 10% dello stipendio. Tra i medici che vi operano c’è anche Washington Njogu, diventato medico  Perugia grazie a una borsa di studio di World Friends, rientrato nel suo paese per scelta. 

INFLUENZA A
LA STAMPA – “Influenza suina, dopo la grande paura i vaccini in Africa”. Marco Accossato indaga sulla questione influenza e vaccini: «Centinaia di migliaia di fiale non utilizzate stanno tornando a Roma, e da Roma – in parte – ripartiranno verso Paesi dove l’allarme non è affatto rientrato e i focolai sono ancora una minaccia, Africa compresa. Paesi che hanno chiesto aiuto all’Oms. Soltanto poche migliaia di dosi saranno conservate dal ministero e dalle Regioni per un eventuale improvviso nuovo allarme da virus mutato. Un flop. Il verdetto è nei numeri: il timore è stato sproporzionato. A fronte di 10 milioni di dosi di vaccino distribuite in Italia, sono state meno di 900 mila le persone vaccinate al 31 gennaio scorso, quando la pandemia è definitivamente sparita dalle paure degli italiani.  Le Regioni hanno segnalato al ministero circa mille ricoveri e 228 vittime. Ma diverse Asl stanno comunicando la disponibilità alla restituzione di addirittura più della metà dei vaccini acquistati per fronteggiare l’allarme pandemia. I nuovi casi di malattia, dall’1 al 7 febbraio scorso, sono stati 114 mila, che portano il bilancio totale a 4 milioni e mezzo di contagi dal 19 ottobre, quand’è iniziata la sorveglianza Influnet». 

AMORE
ITALIA OGGI – “C’è una formula matematica per l’amore eterno”. Secondo le ricerche pubblicate dall’ European Journal of Operational Research, c’è una formula logaritmica del matrimonio ideale: lui deve essere 5 anni più vecchio di lei e le deve essere dotata di un’intelligenza superiore di almeno il 27% rispetto a quella del compagno. Lo hanno stabilito un gruppo di ricercatori svizzeri che hanno sorvegliato 1.074 coppie per cinque anni. 

INFORMATICAIL SOLE 24 ORE – Annus horribilis per il settore high-tech. Il 2009 – secondo il rapporto di Assinform – ha perso 1,6 miloiardi id affari pari a -8,1%. Per dare solo una cifra, durante l’anno appena passato «sono stati sfiorati i 7 miliardi di euro di coputer venduti, con il segmento dei desktop in caduta libera (-16,7%), assieme a quellod ei server (-20,9%)». Fra le soluzioni che Assinform individua c’è la rottamazione dei computer usati: «Quello che chiediamo al governo sono 80 milioni di euro all’anni per tee anni – spiega il presidente Paolo Angelucci – che sarebbero in gradi di attivare qualcosa come 300-400 milioni di euro ogni dodici mesi».

PAKISTAN
AVVENIRE-Assalto alla sede della ong americana World Vision: sono morti sei operatori umanitari pakistani, sette i feriti. Nessuna rivendicazione, la polizia ritiene ininfluente l’elemento religioso. La ong ha sospeso le sue attività nel paese.

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