Formazione
Ciampi: elogio del volontariato e del servizio civile
Il Presidente a Ravenna: "Ai giovani ed alle giovani dico: si puo' servire la patria militando come volontari in uno dei molti settori del servizio civile"
di Redazione
Il welfare state non puo’ coprire tutte le esigenze della societa’. Solo il volontariato puo’ arrivare dove lo Stato non riesce. Purtroppo si rischia che questa splendida realta’ possa deperire nei prossimi anni, vittima della “ormai prossima fine del servizio militare obbligatorio”. L’allarme e’ di Carlo Azeglio Ciampi, oggi in visita a Ravenna. Quello del volontariato e’ “un grande tema, di cui poco si parla e quindi poco si sa”, ha detto questa mattina il Capo dello Stato incontrando le autorita’ cittadine, “ai giovani ed alle giovani dico: si puo’ servire la patria militando come volontari in uno dei molti settori del servizio civile, e’ nell’interesse della societa’, per il bene sopprattutto dei piu’ deboli, cosi’ come vestendo l’uniforme, al servizio della sicurezza e della pace”. Non e’ solo questione di generosita’: tanto con il servizio militare, quanto con il volontariato si possono avere “anche vantaggi pratici”. Soprattutto, pero’, “si puo’ vivere un periodo di formazione che puo’ risultare determinante per tutta la propria vita”, ed in termini piu’ generali “e’ importante un periodo della gioventu’ dedicato alla collettivita’ e vissuto in collettivita’, sia in armi sia senza armi”. Esiste infatti il problema di una assistenza pubblica che non riesce a venire incontro a tutti i bisogni. C’e’ “insufficiente assistenza casalinga ai malati, c’e’ la solitudine degli anziani, c’e’ il disagio giovanile”. Situazioni di sofferenza alle quali “sta venendo una risposta dalla societa’ civile, una societa’ dove il volontariato (incluse le decine di migliaia di obiettori di coscienza) haa ssunto dimensioni notevoli”. Ora, l’Italia che finora ha avuto percentuai di volontari “fra le piu’ elevate d’Europa” deve confrontarsi con “la fine ormai prossima del servizio militare obbligatorio, e quindi delle obiezioni di coscienza”. Il risultato, che gia’ si avverte, e’ “una grande flessione nel numero dei volontari”. Le cifre parlano di 20 mila giovani in meno per la fine di quest’anno, mentre la richiesta e’ di 85 mila persone. “Per provvedere si e’ gia’ cominciato a dare una prima risposta con l’inizio, in via ancora sperimentale, del servizio civile volontario”. Una novita’ su cui “molto ci sarebbe da dire”. Ma il dato essenziale, e Ciampi lo dice da una citta’ dove la concertazione e la solidarieta’ sono due parole d’oprdine che hanno portato anche grandi benefici pratici, e’ che la societa’ italiana deve porre piu’ attenzione al problema. Proprio perche’ lo Stato, oltre certi limiti, non puo’ andare.
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