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Informazioni sul Forum Sociale mondiale
Come è nato il forum, quale programma e di cosa si parlerà, quanti gli incontri, i numeri e le sigle dei partecipanti. Come sarà composta la delegazione di VITA. Tutte le risposte
Uno dei nostri prossimi inviati a Porto Alegre, Roberto Bosio, ci guida alla scoperta di numeri, origini, missione, animatori del grande Forum di Porto Alegre, giunto quest?anno alla sua seconda edizione.
Com?è nato il Forum sociale mondiale?
Forse non molti sanno che il Forum sociale mondiale ha origini italiane. Nel 2000, a Civitas, fu infatti lanciata l’idea del World Social Forum a livello italiano e cioè un forum alternativo a quello di Davos – World Economic Forum.
L’idea del World Social Forum e la filosofia sottostante era quindi di origine italiana. A riporva di cio’ la Fondazione Fontana, che allora aveva la proprietà del progetto UniMondo, ne infatti registrò il marchio alla Camera di Commercio di Padova, un anno prima del Forum di Porto Alegre.
A Civitas, poi, durante il lancio dell’idea World Social Forum, hanno partecipato personaggi illustri come Yunus, Susan George, Zanotelli, oltre ad alcuni esponenti del World Economic Forum di Davos.
Si senti’ la necessità di ampliare l’idea a livello internazionale e Susan George, Vice Presidente di ATTAC, chiese formalmente alla Fondazione Fontana l’utilizzo del nome e dell’idea per una iniziativa internazionale. La Fondazione non ha obiettato, anzi: la proposta di Susan George andava proprio nella direzione auspicata.
La George ha portato l’idea del nome e la filosofia all’incontro di Parigi. Durante una riunione a Parigi tra Attac e un certo numero di movimenti associativi brasiliani del mondo cristiano, è nata l?idea che il ?popolo di Seattle?, i no global, non dovesse solo protestare contro l?Organizzazione mondiale del commercio, i G8, la Banca mondiale o le multinazionali?
Doveva anche proporre soluzioni alternative per immaginare «una globalizzazione di tipo nuovo ed affermare che un altro mondo, meno inumano e più solidale è possibile» per usare le parole di Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde diplomatique.
Per quanto riguarda l’Italia infine, Il World Social Forum di Padova ha ripreso la sua dimensione locale trasformandosi in World Social Agenda, onde evitare confusione con l’evento internazionale, in programma per altro nei primi giorni di maggio del 2002, come sempre a Padova, e visitabile all’indirizzo www.worldsocialagenda.org.
Perché Porto Alegre?
La città, come lo Stato cui appartiene, è governata da una decina d?anni da una coalizione di sinistra guidata dal partito dei lavoratori (PT). Porto Alegre ha registrato un progresso spettacolare in diversi campi come l?habitat, le abitazioni, i trasporti, la salute, l?insegnamento, l?ambiente?
Questi risultati sono largamente dovuti alla tecnica del Budget partecipativo che permette agli abitanti dei diversi quartieri di decidere lo stanziamento dei fondi pubblici disponibili e controllarne l?applicazione. I risultati si vedono: nell?ottobre del 2000, il candidato del PT è stato rieletto con più del 63 per cento dei voti…
I numeri di Porto Alegre
Sono previsti 30mila delegati, in rappresentanza di migliaia di associazioni e gruppi di circa 120 Paesi. I partecipanti, tra delegati, spettatori, giornalisti e cittadini di Porto Alegre saranno almeno 50mila. La delegazione italiana è la più numerosa dopo quella brasiliana: sono previste circa mille persone.
In programma ci sono 250 eventi al giorno: 24 assemblee plenarie, 50 seminari su più giornate, 800 workshop. Si inizierà con una Missa Luba, una messa cantata africana degli anni 60, con 150 cantanti da tutto il mondo, uniti a canti islamici e latini. Poi le scuole di samba.
Di cosa si parlerà?
Di pace, terra, di valori come libertà, eguaglianza e fratellanza, di rapporti ineguali tra uomini e donne, di protezione dell?ambiente, di salute, di democratizzazione dei mezzi di comunicazione?
Tanti temi imperniati su quattro assi: produzione della ricchezza e riproduzione sociale, accesso alla ricchezza e sostenibilità, società civile e spazi pubblici, potere politico ed etica.
Ci sarà anche un tribunale sul debito estero, e forum speciali per le autorità locali, i parlamentari, le centrali sindacali.
Da chi è organizzato il Forum sociale mondiale?
Dalla municipalità di Porto Alegre e dallo Stato del Rio Grande do Sul, insieme con un comitato brasiliano (composto da ong, movimento dei Sem Terra, sindacati, conferenza episcopale?) e un consiglio internazionale di 70 membri in rappresentanza dei maggiori movimenti e delle campagne di tutto il mondo, tra cui Vittorio Agnoletto.
La candidatura più accreditata per il prossimo forum è l?India, e il luogo potrebbe essere Bombay o Calcutta o una regione a sud di Nuova Delhi.
Chi verrà a Porto Alegre?
Ci sarà naturalmente tutta l?intellighenzia no global: da Noam Chomsky a Naomi Klein, da Riccardo Petrella a Susan George. Molti registi famosi come Ken Loach, Martin Scorzese, Spike Lee, Wim Wenders e gli italiani Gillo Pontecorvo e Citto Maselli.
I premi Nobel Dario Fo (assieme alla moglie Franca Rame) e Robert Stiglitz (tutte le sezioni del Forum sono presiedute da un premio Nobel), magistrati come lo spagnolo Balthasar Garzon (quello che indaga su Silvio Berlusconi), 32 parlamentari europei, politici come Paolo Cento (dei Verdi), Fausto Bertinotti e un folto plotone di diessini (tra cui Walter Veltroni e Pietro Folena).
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